Alcuni anni fa durante
una vacanza in Italia abbiamo
passato una decina di giorni in Sicilia. Siamo partiti da Roma alle 9 e verso le 14 percorrendo
la famigerata Salerno Reggio Calabria, abbiamo raggiunto la punta dello stivale
da dove abbiamo preso il ferry per Messina. Raggiunta l’Isola abbiamo proseguito per
Taormina. Avremmo potuto costeggiare la
parte meridionale dell’isola, ma a Betsy piacciono moltissimo i mosaici, ne è
quasi ossessionata, quindi ci siamo diretti subito per Piazza Armerina, sito di
una villa romana con fantastici mosaici. Poi abbiamo visitato Agrigento, la
valle dei Templi, Selinunte, a Trapani abbiamo preso un altro ferry per l’isola
di Favignana dell’arcipelago delle Egadi, poi Erice, Palermo, Cefalù, ecc. Anche se erano i primi di ottobre abbiamo
fatto spesso il bagno e mangiato benissimo!
Naturalmente
abbiamo scattato molte foto e una in particolare mi era rimasta stranamente
impressa: le ragazze in bikini di piazza Armerina. Come
mai ci sono voluti circa 18 secoli per rivedere le ragazze in bikini? Basta pensare alle nostre nonne o bisnonne come
erano vestite quando andavano al mare!! Erano
infagottate come in un una fredda giornata d’inverno!!
Quest’articolo fa
un po’ di luce sul soggetto.
Le
ragazze siciliane in bikini
Quando il bikini moderno arrivò sugli
scaffali di Parigi, nell’estate del 1946, le donne del Mediterraneo lo
agguantarono rapidamente. Un anno più tardi, il più piccolo costume da bagno
del mondo fu presentato negli Stati Uniti. Lanciato nel mondo, conquistò
America ed Europa. Un legame d’amore femminile che dura da 71 anni. Il bikini
non ha mai perso il suo allure.
Comunque, sembra incredibile che il vero
inventore del due pezzi non sia il sarto francese Luigi Réard, che ne coniò il
nome ispirato dall’atollo di Bikini nel Pacifico Meridionale dove quell'estate
gli Stati Uniti condussero due test atomici - Réard scelse quel nome sperando
che il costume da bagno minimalista avrebbe suscitato lo stesso choc della
bomba atomica…
Abbastanza stranamente, il piccolo costume
da bagno era già portato da ragazze romane nel 4° secolo e questo particolare
spirito libero di Roma antica, riguardo agli indumenti femminili, è provato da
mosaici intriganti in Piazza Armerina, Sicilia.
Piazza Armerina in provincia di Enna è a
circa 721 metri sopra di livello del mare in cima a una delle più straordinarie
viste della Sicilia. Un eccezionale sito patrimonio mondiale dell’Unesco che si
trova a 5 km a sud-ovest della città: Villa Romana del Casale è un esempio
supremo di lussuosa villa romana che graficamente illustra la predominante
struttura sociale ed economica della sua epoca.
I suoi mosaici d’inizio 4° secolo sono
eccezionali per la loro qualità artistica, per inventiva e numero.
Un'attrazione per i visitatori di tutto il mondo. Si può scaricare
gratuitamente la guida ufficiale su villaromanadelcasale.it.
Alcuni dei mosaici più famosi della villa
dipingono il peristilio e una grande caccia. I meravigliosi lavori includono
anche le famose “Ragazze in Bikini”, un dipinto di un gruppo di giovani donne
che indossano top fasciati, il pezzo di sotto del bikini e anche cavigliere che
si sentirebbero perfettamente a casa sulle spiagge della California Meridionale
di oggi.
Tuttavia, era ancora la Sicilia antica e le
cosiddette Ragazze in Bikini ante litteram, erano ginnaste romane. Portando
quella che sembra essere la prima versione del bikini, si stanno esibendo in
una gara sportiva e sembrano molto toniche.
La scena incredibile è nota come
“l’Incoronazione del Vincitore." Gli studiosi sono oggi d'accordo sul
fatto che la scena dipinga una competizione sportiva, come attestato in quattro
fonti; teorie precedenti suggerivano una gara di bellezza. Ovviamente, il
patrocinio di gare sportive femminili va associato esclusivamente alla classe
sociale più elevata dell'Impero romano.
In questa bella villa siciliana, ragazze in
Subligar, come i Latini chiamavano gli slip femminili, partecipano a numerose
attività come il salto in lungo con pesi in mano, giocano a pallamano, corrono
e lanciano il disco.
Ciò che rimane di questa villa sontuosa
mostra la raffinatezza e la civiltà dei nobili nelle epoche romane. Coprendo
4,000 metri quadrati, è stata costruita su una serie di terrazze con tre assi
principali che ai visitatori offrono prospettive spettacolari dei pavimenti con
mosaici particolareggiati. Scene di caccia, storie mitologiche, vita domestica
e paesaggi esotici, tutti mostrano una sorprendente attenzione realistica al
dettaglio. Artisti dal Nord Africa furono impiegati per completare i lavori.
Qui nella villa di campagna si poteva
intraprendere l'otium, il riposo con
l'agio e il piacere dell'inattività e dell'indolenza pura e semplice. Si poteva
leggere un libro sugli antichi e dormire o riposare in base all’umore mentre si
godeva in grande abbondanza del cibo fresco della Sicilia. Il proprietario era
libero dal negotium, da affari
pubblici e attività.
La ricerca di otium era un modo di vivere per le classi romane agiate e ha
prodotto la classica villa romana. La Villa Romana del Casale è uno dei
migliori esempi nel mondo romano antico per la sua bellezza e complessità.
Gli abitanti della Sicilia fornivano il
grano per gli antichi Romani. Nel corso dei secoli, la campagna di Piazza
Armerina ben rappresentò il granaio della Sicilia, del quale la masseria, una
grande fattoria fortificata, è il suo simbolo. C’erano agrumeti e boschetti di
ulivo e folti boschi di pino che prestavano all'aria quell’inconfondibile aroma
di Mediterraneo.
Il centro di Piazza Armerina è metà
medievale e metà barocco. Il suo Duomo del 17° secolo è il più interessante fra
gli edifici barocchi. In agosto la vivace festa del Palio dei Normanni attira
molti visitatori.
Si' hai proprio ragione, anche a noi aveva fatto una certa impressione. Purtroppo non si va sempre avanti........ Pensa al medioevo Alla caccia alle streghe e tanti altri brutti eventi.
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