Saturday, August 11, 2018

Le cose vanno meglio di come pensi 


Incominciamo con un quiz. Oggi, nel mondo, in percentuale, quanti bambini di meno di un anno sono stati vaccinati: 80%, 50% o 20%? La risposta esatta è la prima. E ancora: il numero di morti per calamità naturali negli ultimi cent’anni è raddoppiato, rimasto invariato o diminuito di oltre la metà?
La risposta, che ancora una volta capovolge le convinzioni diffuse, la trovate leggendo Factfulness, sottotitolo: Dieci ragioni per cui non capiamo il mondo e perché le cose vanno meglio, il libro postumo dello statistico svedese Hans Rosling.  Egli offre una “visione del mondo fondata sui fatti”, un’interpretazione che smonta gli assunti ideologici, le opinioni distorte, i pregiudizi più callosi.

“Il problema non è l’ignoranza”, sosteneva il ricercatore che ha reso le statistiche comprensibili e sexy la loro la rappresentazione, ma i preconcetti. Ecco quindi Factfulness, un libricino agile che ribalta l’assunto del mondo che va sempre peggio, definito da Bill Gates uno dei libri più educativi mai letti.

Scritto assieme al figlio Ola Rosling e alla nuora Anna Ronnlund, che hanno completato l’opera quando l’anno scorso il professore è morto stroncato da un tumore al pancreas, Factfulness affronta sul piano planetario molti argomenti, dalla povertà alle pandemie ai cambiamenti climatici. Il libro ha anche il pregio di stigmatizzare 10 automatismi cognitivi, da contrastare perché ci inducono a un’esagerata drammatizzazione della visione del mondo, che appiattisce qualsiasi, anche significativo, progresso compiuto nelle sfide epocali dell’umanità.



           Dieci automatismi cognitivi.

    L’istinto gap tra noi e loro
    L’istinto negativo
    L’istinto lineare
    L’istinto della paura
    L’istinto di sbagliare le proporzioni
    L’istinto della generalizzazione
    L’istinto del destino
    L’istinto della prospettiva singola
    L’istinto della colpevolezza
    L’istinto dell’urgenza


A generare questi bias interpretativi c’è, per esempio, quell’impulso ad abbracciare un ragionamento binario: noi/loro, dividendo grossolanamente la realtà in due grandi blocchi e cancellando ogni sfumatura. Per rappresentare il trend di crescita della popolazione mondiale, invece di suddividere la popolazione in base al paese dove vive, secondo la consuetudine dei demografi, Rosling ripartisce gli abitanti in base a 4 fasce di reddito per ciascuna delle quali individua delle categorie di valori comuni: supponiamo, i comportamenti di acquisto.

Per esempio, quando il potere d’acquisto passa da 2 dollari a 4 dollari al giorno le persone hanno tendenza a comperare un paio di scarpe e una bicicletta. E il fenomeno si ripete sia che vivano in un slum di Kinshasa che in uno sperduto villaggio del Bangladesh. Rispetto a una tabella o un grafico, quelle proposte da Rosling sono rappresentazione che danno un senso più profondo su come stia evolvendo l’umanità.

Hans, ricordano gli amici, amava definirsi un “possibilista”, che è anche un ottimo modo per descrivere il suo sguardo sul mondo. Si concentrava sui progressi compiuti: dalle campagne di vaccinazione al controllo delle nascite, all’alfabetizzazione, al reddito pro capite, e dove riscontrava un segnale di progresso, cercava i modi per replicarlo altrove.

La cosa che sorprende maggiormente di questo fuoriclasse della statistica, è che la maggior parte della sua conoscenza del mondo non deriva dallo studio dei dati, ma dal tempo trascorso con le altre persone, come lui stesso amava ripetere. Factfulness è l’ulteriore dimostrazione della sua profonda conoscenza dell’umanità e della sua abilità narrativa, doti che impreziosiscono il valore delle informazioni tratte dai numeri.

Adattato dal sito di FOR - fondazione ottimisti & razionali

Questo è il quiz che ha usato Rosling.

1. In all low-income countries across the world today, how many girls finish primary school?
A: 20 per cent
B: 40 per cent
C: 60 per cent

2. Where does the majority of the world population live?
A: low-income countries
B: middle-income countries
C: high-income countries

3. In the last 20 years, the proportion of the world population living in extreme poverty has:
A: almost doubled
B: remained more or less the same
C: almost halved

4. What is the life expectancy in the world today?
A: 50 years
B: 60 years
C: 70 years

5. There are 2 billion children in the world today, aged 0 to 15 years old. How many children will there be in the year 2100 according to the United Nations?
A: 4 billion
B: 3 billion
C: 2 billion

6. The UN predicts that by 2100 the world population will have increased by another 4 billion people. What is the main reason?
A: there will be more children (aged below 15)
B: there will be more adults (aged 15 to 74)
C: there will be more very old people (aged 75 and older)

7. How did the number of deaths per year from natural disasters change over the last 100 years?
A: more than doubled
B: remained about the same
C: decreased to less than half

8. There are roughly 7 billion people in the world today. Which map shows best where they live? (Each figure represents 1 billion people.)


Where do you think most people live?

9. How many of the world’s one-year-old children today have been vaccinated against some disease?
A. 20 per cent
B: 50 per cent
C: 80 per cent

10. Worldwide, 30-year-old men have spent 10 years in school, on average. How many years have women of the same age spent in school?
A: 9 years
B: 6 years
C: 3 years

11. In 1996, tigers, giant pandas and black rhinos were all listed as endangered. How many of these three species are more critically endangered today?
A: all three
B: one of them
C: none of them

12. How many people in the world have some access to electricity?
A: 20 per cent
B: 50 per cent
C: 80 per cent


13. Global climate experts believe that, over the next 100 years, the average temperature will:
A: get warmer
B: remain the same
C: get colder


Here are the correct answers:
1: C, 2: B, 3: C, 4: C, 5: C, 6: B, 7: C, 8: A, 9: B, 10: A, 11: C, 12: C, 13: A