Friday, July 5, 2019

 Paperino, che piace tanto perché è l’anti Topolino

 Il famoso personaggio compie 85 anni: intervista a Emanuele Virzì, fumettista e disegnatore 

Carattere scorbutico, irritante e scontroso ma riesce comunque a catturare il pubblico. Paperino rappresenta lo specchio della contemporaneità con i suoi modi irritanti e abrasivi? "Sono sicuro che Paperino sarebbe il più votato... e lo è stato di recente, sulla pagina Facebook del Papersera! E poi non dimentichiamo che si chiama Donald, non penserete mica che sia una coincidenza!!!" 


“Eh? Cosa? 60 centesimi? No! Ma per chi mi avete preso? Per il ministro del tesoro?” è una delle tante frasi storiche di Paperino, conosciuto negli USA con il nome di Donald Duck, personaggio Disney che il 9 giugno ha festeggiato 85 anni. Il papero più famoso del mondo, che fa impazzire grandi e piccini, esordiva per la prima volta il 9 giugno del 1934 nel corto animato “The Wise Little Hen” (La Gallinella Saggia). Quella di Paperino doveva essere inizialmente un’apparizione unica, occasionale per il singolo corto e nessuno certamente si aspettava che quell’esordio sarebbe stato l’inizio di una lunga e gloriosa carriera. Paperino piace subito, perché rappresentava l’antitesi perfetta di Topolino ed era in grado di fare tutto ciò che a quest’ultimo non era concesso. Il papero infatti si è sempre contraddistinto per il suo carattere vivace e sopra le righe; buffo e irascibile di fronte alle piccole cose. La pigrizia e le continue frustrazioni della vita quotidiana hanno sempre camminato a braccetto con la sua scarsa disponibilità economica. 

Paperopoli, ideata da Carl Barks, è una immaginaria metropoli di 1.316.000 abitanti con molti quartieri e uno sviluppo industriale avanzato. La città è situata nel Colisota, immaginario luogo degli Stati Uniti in cui risiede Paperino con la sua Paperina, Paperon de’ Paperoni e Nonna Papera. Forse Barks ha ideato Paperopoli mentre osservava Morro Bay, una splendida città costiera situata nella contea di San Luis Obispo in California. 

Angelo Barraco ne ha parlato con Emanuele Virzì, fumettista e disegnatore presso la Panini Comics Italia e Topolino Magazine.

Paperino ha compiuto 85 anni. Il papero più famoso del mondo con il vestito da marinaretto, il fiocco rosso, il carattere burbero e il cuore d’oro conquista ancora oggi il cuore di grandi e piccini di ogni parte del mondo. Cosa rappresenta Paperino nella cultura popolare italiana e americana?
“Prima di tutto tanti auguri a Paperino! Per come la vedo io il suo grande successo è dovuto al fatto che c’è un po’ di paperino in tutti noi, in qualsiasi angolo del globo. E poi è tra i personaggi più popolari della storia del fumetto, più dello stesso Topolino, che ospita le sue storie tra le sue pagine”.

La vita di Paperino si svolge in un contesto sociale abbastanza industrializzato ed evoluto. Secondo te Paperino è figlio della contemporaneità? Quanto ha influito il progresso di ogni giorno nelle storie fantasiose di Paperino?
“In realtà più che essere figlio della contemporaneità Paperino, come gli altri, è un personaggio al passo coi tempi, gli usi e le tecnologie, ma senza snaturare le proprie caratteristiche principali. Quando leggevo Topolino negli anni 90 i personaggi battevano a macchina e avevano il telefono fisso, adesso utilizzano dei portatili e i cellulari (e invece dei giornali, gli iPad). 
Paperino con iPad

Come ti sei avvicinato al mondo del fumetto e soprattutto a quello di Topolino?

“Possiamo dire che ci sono nato. Io non ne ho memoria ma i miei parenti raccontano che fin da piccolissimo ho sempre avuto Topolino per le mani, ancora non parlavo bene ma farfugliavo qualcosa all’edicolante che si trovava in centro a Trapani e lui sapeva che volevo il Topolino della settimana. Grazie alla rivista ho imparato a leggere prestissimo e copiando le pagine a disegnare. L’idea di voler fare il fumettista è venuta abbastanza naturale col passare del tempo”.
 
Topolino 3289 – Paperino e l’app da un milione di dollari (Deninotti-Virzì)

Qual è il rapporto che hanno gli italiani con il mondo del fumetto e quale invece quello che hanno gli americani?
“Diciamo che è un argomento un po’ complesso da poter riassumere in poche righe, Topolino è un prodotto tutto italiano che viene anche importato all’estero, America compresa (una storia disegnata da me è stata pubblicata questo Aprile in Brasile), ma non dimentichiamo che le origini dei fumetti di Topolino e Paperino vengono dagli USA (vedi Gottfredson e Barks). Purtroppo per come la vedo io il fumetto in Italia è considerato da buona parte della popolazione una cosa per bambini, ma non è affatto così. Spero che le cose possano migliorare”.


Come vedi Paperino tra 80 anni?
“Io vedo un giovane papero 165enne con lo spirito di sempre!”

Carattere scorbutico, irritante e scontroso ma riesce comunque a catturare il pubblico. E’ sempre stata questa l’arma vincente di Paperino. Anche quella di molti politici italiani e americani. Pensi che Paperino rappresenti lo specchio della contemporaneità con i suoi modi irritanti e abrasivi?
“Sono sicuro che Paperino sarebbe il più votato… e lo è stato di recente, sulla pagina Facebook del Papersera! E poi non dimentichiamo che si chiama Donald, non penserete mica che sia una coincidenza!!!”