Monday, September 26, 2016

Le finestre solari della Bicocca finaliste agli R&D 100 Awards

Il 3 novembre, durante la R&D 100 Conference 2016, ci sarà la proclamazione dei vincitori del Premio “R&D 100 Awards“. Nel mondo scientifico sono considerati gli Oscar delle invenzioni in campo tecnologico. Dal 1963 ogni anno un gruppo indipendente di esperti premia le 100 tecnologie più innovative appena introdotte sul mercato, quelle che possono davvero fare la differenza per il nostro futuro. Quest’anno tra i finalisti c’è anche il progetto per le finestre a nanoparticelle fluorescenti, realizzato dall’Università di Milano-Bicocca.

Si tratta di lastre di plastica o di vetro che sono state dotate di nanoparticelle fluorescenti, in grado di catturare e concentrare la luce solare. La tecnologia sulla quale si basano è quella a LSC (Luminescent Solar Concentrators). Responsabili ne sono i professori Francesco Meinardi e Sergio Brovelli, che hanno guidato il team di ricercatori presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’istituto.

Il progetto è stato portato avanti con la collaborazione del Los Alamos National Laboratory (Usa) e con l’azienda statunitense UbiQd. Le finestre, realizzate con materiali non tossici, così ideate possono diventare quindi dei pannelli solari e trasformarsi in una fonte energetica per l’alimentazione dei consumi domestici, che va ad integrare quelle tradizionalmente usate e può anche aiutare a rendersi indipendenti dalla rete.

Il Prof. Brovelli esprime soddisfazione per i risultati e spiega quali sono le potenzialità di questo prodotto e le mosse che porteranno quelli che adesso sono dei prototipi sul mercato:

Questa candidatura come finalisti per i prestigiosi R&D 100 Awards, che vedono in gara le migliori invenzioni al mondo, conferma, una volta di più, l’enorme potenziale di questa tecnologia per l’integrazione “invisibile” del fotovoltaico nel contesto urbano.

A questo riguardo l’Università di Milano-Bicocca detiene un portfolio di brevetti chiave per la realizzazione di dispositivi ad alta efficienza e zero impatto ambientale. A breve inizieremo la preindustrializzazione dei nostri prototipi tramite una nuova società spin-off denominata Glass to Power, in costituzione nel prossimo mese di settembre.

Saturday, September 17, 2016

L’Italia e l’esplorazione dello spazio.  

L’Italia, insieme ad altri paesi europei, ha contribuito alla realizzazione della missione spaziale Rosetta. 


Vedi anche l'articolo di settembre 2015 che descrive in dettaglio la missione nello spazio di Rosetta.


Philae's final resting place has been found
ESA's comet lander missed its mark two years ago. Last Monday, its parent craft Rosetta found the probe finally.

After not knowing the exact location of the Philae lander for almost two years, the cameras on the European Space Agency’s Rosetta orbiter picked up images on Friday of Philae tucked into a crack on Comet 67-P/Churyumov-Gerasimenko.
Philae was attached to Rosetta during its 10-year journey through space to catch up to the comet and was released to touch down in November 2014, making it the first spacecraft to land on a comet. It sent data to Earth for three days before its battery died, causing Philae to go into hibernation. When the comet came closer to the sun, though, it helped charge it enough to communicate with Rosetta briefly in 2015.
Thanks to radio signals between Rosetta and Philae, the general area of where Philae landed was known, but it had bounced after its initial touchdown and the exact location couldn’t be found until now.
Rosetta was 1.7 miles from the comet’s surface when it captured the images that show Philae’s body and two of its three legs.
Rosetta will join Philae on the surface of Comet 67P, as it is scheduled to crash into the comet on September 30 to investigate the comet from close up and complete its mission.
The data recovered from Philae has already immensely helped scientists to understand the nature of comets and the role they play in universe.