Le Terme Romane di Bath, Inghilterra
Le terme di Bath
Nel I secolo a.C. si contavano a Roma ben 170 terme censite da Agrippa in qualità di edile. Il numero andò sempre aumentando avvicinandosi ad un migliaio nel IV secolo. Oltre i principali stabilimenti termali pubblici esistevano numerosi piccoli stabilimenti privati, gestiti come vere e proprie imprese e noti dalle fonti antiche o da iscrizioni e altri ritrovamenti, che li citano come balnea seguito dal nome del proprietario. Non solo a Roma, ma in tutto l’impero esistevano terme di varie grandezze anche nei piccoli paesi.
La leggenda racconta che il fondatore di Bath fu un re Celta chiamato Bladud, che aveva contratto la lebbra e che guarì bagnandosi nelle acque fangose delle sorgenti (che allora sgorgavano in una palude). Bladud avrebbe creato il primo nucleo della città in quel luogo dopo la sua guarigione miracolosa, attorno al IX secolo a. C. Diversi ritrovamenti archeologici fanno ritenere che la zona delle fonti fosse già abitata circa 10.000 anni fa. La storia ci dice che effettivamente i Celti conoscevano già le proprietà curative di quelle acque e che ritenendole d'origine soprannaturale le avevano consacrate a una loro dea chiamata Sul.
Quando giunsero i Romani, grandi appassionati di terme, vi costruirono un insediamento che chiamarono Aquae Sulis (Acque di Sul). Le terme romane di Bath furono costruite ai tempi dell'imperatore Vespasiano, nel 75 d.C. I Romani amavano cercare le corrispondenze tra le loro divinità e quelle dei popoli che conquistavano, così dedicarono il luogo a Minerva, che ritenevano molto somigliante a Sul. Diversamente dagli altri loro centri in Britannia, Aquae Sulis non era una fortezza ma un luogo dedicato alle cure e al benessere, e divenne talmente conosciuto che riceveva visitatori persino dall'Europa continentale.
Nel 410, con l'abbandono della Britannia da parte delle legioni romane, le
terme vennero abbandonate e l'Inghilterra fu invasa dai Sassoni, che
conquistarono la città nel 577. La struttura cadde in sfacelo e si allagò. Le terme di Aquae Sulis furono lasciate andare in rovina,
ma le qualità ristoratrici e curative delle sue acque continuarono ad essere
conosciute e sfruttate. Nei secoli vennero costruiti altri impianti idrici ed
eretti nuovi edifici.
La fonte è oggi ospitata in un edificio ottocentesco in stile
neoclassico, frutto della matita di John Wood il Vecchio e del figlio John Wood
il Giovane. Vari sono gli interventi che hanno restituito le Terme così come le
possiamo vedere oggi.
Oggi i Bagni Romani sono una delle attrazioni più belle e frequentate di Bath, oltre ad essere uno dei siti archeologici Romani meglio conservati al mondo. Infatti, Bath fu molto apprezzata dall’alta società britannica degli secoli XVIII-XIX. Ne parla, per esempio, l’autrice Jane Austen. Ci si organizzava divertimenti di ogni genere: balli, cene, rappresentazioni teatrali, ecc.
Il museo conserva una superba raccolta di manufatti romani, rinvenuti prevalentemente
nelle Sorgenti Sacre. Nella collezione spiccano la testa di bronzo dorato di
una statua di Minerva, restituita dalle indagini archeologiche del 1727, e una
collezione di 12,000 monete romane. Nel museo, vengono custodite anche le
vestigia dell'ipocausto, utilizzato per riscaldare il calidarium delle
terme.
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