Il Costo dello Smog in Italia
Lo smog
impone costi
sociali importanti all’Italia. In termini di ricoveri
ospedalieri, impatto sulla salute e sul benessere, ma anche di
ridotta aspettativa di vita. A sostenerlo è lo studio “Costi
sanitari dell’inquinamento atmosferico nelle città europee, connesso con
sistema dei trasporti”, presentato da CE Delf (società di consulenza). Nel
documento Roma, Milano e Torino figurano
tra le prime 25 città europee per costi sociali da inquinamento
atmosferico.
Oltre 430 le città europee
coinvolte, per un totale di 30 Paesi: 27 nazioni UE, a cui si aggiungono Gran
Bretagna, Svizzera e Norvegia. Stando ai dati contenuti nel report, per ogni
cittadino l’Italia
paga costi sociali pari a 1400 euro (il totale corrisponde al 5% del PIL). Un
record in Europa, che generalmente paga un costo vicino ai 1250 euro.
Smog, i numeri del report
Il progetto è stato curato a
livello europeo dalla ONG “Alleanza europea per la salute pubblica”, mentre per
l’Italia ha collaborato Legambiente. Roma, Milano e Torino sono nella Top25 in
termini di costi
assoluti derivati dai livelli di smog. Sul fronte costi
pro capite legati all’inquinamento atmosferico l’Italia piazza ben
cinque città tra le prime 10: Milano (2a), Padova (3a), Venezia (6a), Brescia
(7a) e Torino (9a). Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia:
Secondo i risultati dello studio,
Milano ha perso poco meno di tre miliardi e mezzo di euro in un anno in welfare
e costi sociali, superata soltanto da Roma. L’inquinamento continua a sprofondare
i bilanci già gravemente compromessi delle nostre città. Milano è seconda in
Europa dopo Bucarest per costo pro capite, con oltre 2800 €/anno, una cifra
sottratta al benessere e alla capacità di spesa dei cittadini.
Gli scienziati indicano chiaramente
la responsabilità dei trasporti nell’emissione dei diversi inquinanti presi in
esame.
Inquinamento atmosferico ed emergenza Covid-19
I dati fanno riferimento all’anno
2018. Più elevati sarebbero i costi prendendo in considerazione le difficoltà
legate all’emergenza
Covid-19. La crisi sanitaria aumenta il divario tra redditi
medio-alti e redditi bassi per quanto riguarda le possibilità di mitigare gli
effetti dello smog. Ha concluso Andrea Poggio, responsabile mobilità
Legambiente:
Il costo dell’inquinamento,
aggravato quest’anno dalla pandemia Covid19, è particolarmente pesante per i
redditi più bassi: l’inquinamento, come il Covid colpisce tutti, ma chi è più
povero fatica a mitigarne gli effetti ed accedere alle cure.
Blocco traffico Milano: con lo smog elevato, cresce l’obbligo dello smartworking
Torna l’autunno e potrebbe presto
tornare anche il blocco traffico a Milano. A
distanza di mesi dal lockdown le concentrazioni di smog sono
di nuovo alte in tutta Italia e non fa eccezione la metropoli milanese. A
questo proposito la Regione Lombardia ha varato un nuovo piano di azione in
caso di innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico.
Le nuove disposizioni sono
arrivate al termine del “Tavolo Aria”, svolto mercoledì 16 settembre
in videoconferenza. Hanno partecipato i rappresentanti della Regione, delle
Province e dei Comuni lombardi. Ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e al Clima
della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo:
Saranno aggiornate le misure
temporanee al verificarsi di episodi di accumulo degli inquinanti. L’emergenza
COVID-19 ci ha imposto riflessioni anche sulla sostenibilità ambientale e ci ha
condotto a valutare l’inserimento dello smartworking come misura di limitazione
temporanea.
Blocco traffico Milano, misure temporanee in caso di smog
Le misure temporanee
scatteranno in caso di sforamento continuativo dei 50 microgrammi di PM10 per
metro cubo fissati come limite giornaliero. A seconda del
numero di giorni di superamento di tali soglie verranno adottate misure via via
più restrittive:
- Misure di
1 livello – Entreranno in vigore dopo 4 giorni di sforamento
e fermeranno tutti i veicoli diesel Euro 4, sia privati che commerciali.
- Misure di
2 livello – Qualora si raggiungano i 10 giorni di sforamento
potrebbe essere possibile fermare tutte le vetture Euro 5. Verrà
potenziato lo smartworking.
Blocco permanente dei veicoli diesel Euro 4
Rinviato il blocco
permanente relativo alla circolazione dei veicoli diesel Euro 4.
Originariamente previsto per il 1 ottobre 2020, lo stop scatterà il 1 gennaio
2021.
Adattato da articoli di Claudio Schirru, dal sito Greenstyle
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