Ti amo, no… ti voglio bene. Differenze linguistiche e culturali
A differenza dell'inglese, la lingua
italiana ha due diverse espressioni per manifestare il sentimento amoroso:
"ti amo" e "ti voglio bene" sono utilizzati in modi e
contesti diversi, ma ad entrambi sono dedicati numerosi versi poetici, canzoni
e libri
La vita è una ciliegia. La morte il suo
nòcciolo. L'amore il ciliegio. –
Jacques Prévert (da Chanson du mois de mai)
Ary Scheffer, Les ombres de Francesca da
Rimini et de Paolo
Malatesta apparaissent à Dante et à Virgile, 1835
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Ti amo VS ti voglio bene
Strano come noi italiani modifichiamo il
sentimento dell’amore con le parole, e come la maggior parte di noi non dica ti
amo facilmente a un amico o a qualcuno dei nostri cari. Per molti italiani
l’amore per definizione è un sentimento intenso tra l’amante e l’amato in un
rapporto di passione, perciò, difficilmente si sente l’espressione affettiva ti
amo fra maschi, salvo che non sia detto ironicamente (parlo di amicizia o
relazioni tra padre e figli, per esempio, e non tra due amanti). Ti amo è
un’espressione di forte sentimento e viene usata tra due amanti, due fidanzati,
o con chi si ha una relazione sentimentale.
Una conversazione con una mia amica che
vive a New York mi ha portata a questa riflessione sulle due espressioni
d’amore usate da noi italiani: “ti amo” e “ti voglio bene”. La mia amica
affermava che lei “ti amo” lo dice facilmente alla mamma e alle amiche per
dimostrare l’affetto che prova per loro. A me non viene facile dire “ti amo”
alla mia mamma o altri famigliari, e per esprimere il mio affetto verso di loro
uso l’espressione “ti voglio bene”, frase che, al contrario di “ti amo”, non ha
connotazioni passionali o d’intimità. Questo non significa che io “ami” la mia
mamma meno di chi le dice “ti amo”, ma semplicemente uso parole diverse, mentre
i miei figli nati in America mi dicono “I love you”.
Quando si tratta di essere espressivi con
le persone che abbiamo a cuore, tutto dipende dalla cultura famigliare in cui
siamo cresciuti. Anche se ci sono tanti italiani che dicono “ti amo”
facilmente, in alcune regioni d’Italia questa voce raramente è usata con gli
amici, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, e l’affetto che si prova
per loro si esprime, invece, con l’espressione “ti voglio bene”, letteralmente
“voglio il tuo bene”. In inglese questa differenza non c’è e tutti dicono “I
love you”. Ma ci sono anche espressioni come “I care for you/I feel for you”
che si traducono bene con “ti voglio bene” e che significano “mi stai a cuore”.
Inoltre, c’è l’espressione “I wish you well” letteralmente “ti voglio bene” ma
il suo significato è un augurio di buona riuscita per un viaggio o un progetto
importante, oppure un saluto di addio per una persona che parte e va via.
Amore, questione di definizione
A parte la famosa frase di Prévert,
riportata in apertura di questo articolo, includo anche due definizioni:
1) A-mó-re, un'etimologia falsa ma molto poetica che deriva dal latino
a-mors, senza morte. È un affetto intenso, costante, e fortemente radicato per
qualcuno di profonda tenerezza, o devozione. 2) Sentimento, affetto che
comporta anche attrazione, forte ed esclusiva per una persona, fondata
sull’istinto sessuale, che si manifesta come desiderio fisico e piacere
dell’unione affettiva. – Garzanti.
Amore e Psiche di Antonio Canova
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Malgrado ciò, quando si
parla di amore, fraterno, materno, paterno, tra amici o amanti troviamo che
questa parola è tra le più usate non solo fra persone, ma anche nei romanzi,
nelle poesie, e dai media. Eppure, è difficile dare una definizione universale
all’amore ed essere tutti d’accordo, anche se questo sentimento è un’esperienza
indispensabile che riempie e caratterizza la vita di ognuno di noi. L’amore è
un sentimento d’intenso affetto che ci procura una sensazione di benessere
fisico e psicologico. Sentimento espresso da una madre verso il figlio, e
viceversa, o l’affetto verso il padre, il proprio fidanzato, il marito o il
compagno ma può essere anche un forte sentimento verso un animale, un oggetto o
un ideale: l’amore per la patria e per il proprio paese natio, oppure per la
musica o l’arte. Perciò l’amore non è solo un sentimento di profondo e intenso affetto
romantico e passionale,
anzi può essere anche di simpatia, rivolto verso qualcosa o qualcuno, quindi,
si può dire che si ama una cosa o qualcuno per dire che piace moltissimo. Anche
se, quando si parla d’amore, e di cosa si ama, molto dipende dal rapporto che
c’è fra le persone cui è espresso, e dal modo o dal momento in cui la frase è
detta.
Che significa innamorarsi
L’innamoramento ha a che fare con gli
ormoni, la passione, le somiglianze nel carattere, le attitudini personali, e i
bisogni da soddisfare. Innamorarsi significa riflettere il proprio amore
nell’altro e allo stesso tempo coinvolge e sconvolge facendo provare emozioni
diverse. Sull’innamoramento psicologhi e scrittori hanno versato fiumi
d’inchiostro. Per saperne di più su questo tema consiglio di leggere, e di far
leggere agli studenti, il libro Innamoramento e Amore del sociologo
Francesco Alberoni, secondo cui ci si innamora quando si è pronti a mutare e a
iniziare una nuova vita.
Adatta da un'articolo sul blog "lavocedinewyork", di Filomena Fuduli Sorrentino, 08 Mar 2015