Sunday, February 26, 2017

Ti amo, no… ti voglio bene. Differenze linguistiche e culturali


A differenza dell'inglese, la lingua italiana ha due diverse espressioni per manifestare il sentimento amoroso: "ti amo" e "ti voglio bene" sono utilizzati in modi e contesti diversi, ma ad entrambi sono dedicati numerosi versi poetici, canzoni e libri

La vita è una ciliegia. La morte il suo nòcciolo. L'amore il ciliegio. – Jacques Prévert (da Chanson du mois de mai)
Ary Scheffer, Les ombres de Francesca da Rimini et de Paolo 
Malatesta apparaissent à Dante et à Virgile, 1835

Ti amo VS ti voglio bene
Strano come noi italiani modifichiamo il sentimento dell’amore con le parole, e come la maggior parte di noi non dica ti amo facilmente a un amico o a qualcuno dei nostri cari. Per molti italiani l’amore per definizione è un sentimento intenso tra l’amante e l’amato in un rapporto di passione, perciò, difficilmente si sente l’espressione affettiva ti amo fra maschi, salvo che non sia detto ironicamente (parlo di amicizia o relazioni tra padre e figli, per esempio, e non tra due amanti). Ti amo è un’espressione di forte sentimento e viene usata tra due amanti, due fidanzati, o con chi si ha una relazione sentimentale.

Una conversazione con una mia amica che vive a New York mi ha portata a questa riflessione sulle due espressioni d’amore usate da noi italiani: “ti amo” e “ti voglio bene”. La mia amica affermava che lei “ti amo” lo dice facilmente alla mamma e alle amiche per dimostrare l’affetto che prova per loro. A me non viene facile dire “ti amo” alla mia mamma o altri famigliari, e per esprimere il mio affetto verso di loro uso l’espressione “ti voglio bene”, frase che, al contrario di “ti amo”, non ha connotazioni passionali o d’intimità. Questo non significa che io “ami” la mia mamma meno di chi le dice “ti amo”, ma semplicemente uso parole diverse, mentre i miei figli nati in America mi dicono “I love you”.

Quando si tratta di essere espressivi con le persone che abbiamo a cuore, tutto dipende dalla cultura famigliare in cui siamo cresciuti. Anche se ci sono tanti italiani che dicono “ti amo” facilmente, in alcune regioni d’Italia questa voce raramente è usata con gli amici, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, e l’affetto che si prova per loro si esprime, invece, con l’espressione “ti voglio bene”, letteralmente “voglio il tuo bene”. In inglese questa differenza non c’è e tutti dicono “I love you”. Ma ci sono anche espressioni come “I care for you/I feel for you” che si traducono bene con “ti voglio bene” e che significano “mi stai a cuore”. Inoltre, c’è l’espressione “I wish you well” letteralmente “ti voglio bene” ma il suo significato è un augurio di buona riuscita per un viaggio o un progetto importante, oppure un saluto di addio per una persona che parte e va via.

Amore, questione di definizione


A parte la famosa frase di Prévert, riportata in apertura di questo articolo, includo anche due definizioni: 1) A-mó-re, un'etimologia falsa ma molto poetica che deriva dal latino a-mors, senza morte. È un affetto intenso, costante, e fortemente radicato per qualcuno di profonda tenerezza, o devozione. 2) Sentimento, affetto che comporta anche attrazione, forte ed esclusiva per una persona, fondata sull’istinto sessuale, che si manifesta come desiderio fisico e piacere dell’unione affettiva. – Garzanti.

Amore e Psiche di Antonio Canova
Malgrado ciò, quando si parla di amore, fraterno, materno, paterno, tra amici o amanti troviamo che questa parola è tra le più usate non solo fra persone, ma anche nei romanzi, nelle poesie, e dai media. Eppure, è difficile dare una definizione universale all’amore ed essere tutti d’accordo, anche se questo sentimento è un’esperienza indispensabile che riempie e caratterizza la vita di ognuno di noi. L’amore è un sentimento d’intenso affetto che ci procura una sensazione di benessere fisico e psicologico. Sentimento espresso da una madre verso il figlio, e viceversa, o l’affetto verso il padre, il proprio fidanzato, il marito o il compagno ma può essere anche un forte sentimento verso un animale, un oggetto o un ideale: l’amore per la patria e per il proprio paese natio, oppure per la musica o l’arte. Perciò l’amore non è solo un sentimento di profondo e intenso affetto romantico e passionale, anzi può essere anche di simpatia, rivolto verso qualcosa o qualcuno, quindi, si può dire che si ama una cosa o qualcuno per dire che piace moltissimo. Anche se, quando si parla d’amore, e di cosa si ama, molto dipende dal rapporto che c’è fra le persone cui è espresso, e dal modo o dal momento in cui la frase è detta.

Che significa innamorarsi
L’innamoramento ha a che fare con gli ormoni, la passione, le somiglianze nel carattere, le attitudini personali, e i bisogni da soddisfare. Innamorarsi significa riflettere il proprio amore nell’altro e allo stesso tempo coinvolge e sconvolge facendo provare emozioni diverse. Sull’innamoramento psicologhi e scrittori hanno versato fiumi d’inchiostro. Per saperne di più su questo tema consiglio di leggere, e di far leggere agli studenti, il libro Innamoramento e Amore del sociologo Francesco Alberoni, secondo cui ci si innamora quando si è pronti a mutare e a iniziare una nuova vita.


Adatta da un'articolo sul blog "lavocedinewyork", di Filomena Fuduli Sorrentino, 08 Mar 2015

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