Wednesday, December 28, 2016


Connessione Fairfax – Roma con la nuova amministrazione Raggi

Adriano Meloni fa parte della nuova amministrazione Raggi di ROMA del m5s ed è il figlio di uno dei nostri membri: Christina Foster Meloni.  È incaricato nel campo dello sviluppo economico. Ha vissuto negli USA, Francia, Spagna e naturalmente in Italia.
Gli facciamo i migliori auguri di successo.

Questo è il suo sito: 



Video di Adriano mentre confronta i venditori abusivi per le strade di Roma


Friday, December 9, 2016

Vespa stupisce ancora, nel 2017 arriva l'elettrica

Massimiliano Zocchi

Il gruppo Piaggio sceglie EICMA per un annuncio che potrebbe segnare l'inizio di una nuova leggenda. Nel 2017 arriverà alla produzione il progetto Vespa Elettrica, per riportare il glorioso marchio nell'olimpo dell'innovazione, come è sempre stato nella sua storia




Come avevamo raccontato già lo scorso anno, alla kermesse milanese dedicata alla due ruote, la presenza di moto, scooter e ad altri mezzi più o meno particolari con propulsione elettrica, è ormai massiccia. Molti di questi però sono prodotti semi sconosciuti, o spesso frutto solo dell'intraprendenza industriale cinese. Ora sta per irrompere nel settore uno storico marchio italiano che ha fatto la storia delle due ruote a piccola cilindrata, con il lancio del progetto Vespa Elettrica.

Secondo il gruppo Piaggio i mezzi elettrici sono il futuro, soprattutto per quanto riguarda i piccoli spostamenti personali (come già visto anche con Mp3 Hybrid), e così Vespa prova a innovare ancora pur rimanendo sempre fedele a se stessa.
Al momento siamo allo stadio di concept, ma è già in fase avanzata la ricerca di partner leader a livello mondiale per i motori elettrici, per arrivare a una versione finale e la commercializzazione per la seconda metà del 2017. Secondo la filosofia del progetto, Vespa Elettrica sarà una vera Vespa, con tecnologie moderne e un motore ecologico e scattante, ma mantenendo le caratteristiche che ne hanno fatto un marchio riconoscibile nel mondo.


Piaggio vuole mantenere il più possibile lo stile storico, l'agilità e la facilità di utilizzo come tutte le Vespa degli anni passati, ma con l'aggiunta di tecnologia all'avanguardia e soluzioni di connettività. Al momento non sono noti altri dettagli tecnici. Ne seguiremo con attenzione lo sviluppo in attesa del lancio finale. Stay tuned...

Monday, November 21, 2016

Green Economy: Italia prima in Europa

Green Economy: Italia prima in Europa, ma servono politiche stabili



Tra le grandi potenze europee l’Italia eccelle nella Green Economy. A rivelarlo è un’analisi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che ha messo a confronto l’economia verde del nostro Paese con quelle della Francia, della Germania, del Regno Unito e della Spagna.

I dati della “Relazione sullo stato della Green Economy 2016 – L’Italia in Europa e nel mondo” verranno presentati nel corso della 20esima edizione di Ecomondo, in programma a Rimini dall’8 all’11 novembre 2016. Lo studio aprirà gli Stati Generali della Green Economy 2016 che si svolgeranno alla fiera riminese l’8 e il 9 novembre.

L’analisi ha considerato 16 indicatori chiave in 8 tematiche strategiche per la Green Economy: rinnovabili, efficienza energetica, emissioni di gas serra, riciclo dei rifiuti, eco-innovazione, agroalimentare di qualità ecologica, mobilità sostenibile e capitale naturale. Nel complesso l’Italia ha guadagnato a sorpresa il primo posto.
Nel dettaglio l’Italia è prima nelle rinnovabili, nel riciclo dei rifiuti speciali, nelle emissioni pro-capite nei trasporti e nell’agroalimentare. Il nostro Paese è al secondo posto per efficienza energetica, agricoltura biologica e produttività delle risorse. Nell’ecodesign l’Italia si è classificata al terzo posto.

Per sfruttare tutte le potenzialità della Green Economy italiana secondo gli esperti occorre però risolvere al più presto alcune criticità. In diversi campi l’Italia ha innescato una preoccupante marcia indietro. Nell’ultimo anno le emissioni di gas serra sono aumentate. Il mercato delle rinnovabili dopo una fase di grande vitalità ha frenato, registrando una crescita troppo bassa negli ultimi tre anni. A preoccupare gli ambientalisti è anche l’eccessivo consumo di suolo.

Un altro nodo da sciogliere è la scarsa considerazione di cui gode la Green Economy italiana a livello internazionale. Secondo una ricerca curata da “Dual Citizen”, pubblicata nella seconda parte della relazione, l’Italia occupa solo il 29° posto in una graduatoria di 80 Paesi.

Gli sforzi del nostro Paese verso un’economia più sostenibile e la vitalità dei vari settori della Green Economy italiana all’estero sono ampiamente sottovalutati. La Germania invece gode di una considerazione migliore a fronte di performance inferiori a quelle italiane.

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha invitato cittadini e politici a comunicare con maggiore forza e convinzione i primati italiani, evitando di enfatizzare gli aspetti negativi.
Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti commentando i dati sulla Green Economy italiana ha tenuto a ricordare gli impegni assunti dal Governo, dalla ratifica dell’Accordo sul clima di Parigi a una nuova strategia industriale 4.0 improntata alla sostenibilità:

Valorizzeremo le idee innovative nel settore del riciclo, l’ecodesign, i sistemi per il risparmio energetico, le tecnologie a servizio della tutela naturale. L’Italia ha grandi eccellenze, probabilmente tra le migliori in Europa e al mondo: nelle università, nei centri di ricerca, nelle imprese che da tempo hanno scelto la strada dell’ambiente.

Monday, September 26, 2016

Le finestre solari della Bicocca finaliste agli R&D 100 Awards

Il 3 novembre, durante la R&D 100 Conference 2016, ci sarà la proclamazione dei vincitori del Premio “R&D 100 Awards“. Nel mondo scientifico sono considerati gli Oscar delle invenzioni in campo tecnologico. Dal 1963 ogni anno un gruppo indipendente di esperti premia le 100 tecnologie più innovative appena introdotte sul mercato, quelle che possono davvero fare la differenza per il nostro futuro. Quest’anno tra i finalisti c’è anche il progetto per le finestre a nanoparticelle fluorescenti, realizzato dall’Università di Milano-Bicocca.

Si tratta di lastre di plastica o di vetro che sono state dotate di nanoparticelle fluorescenti, in grado di catturare e concentrare la luce solare. La tecnologia sulla quale si basano è quella a LSC (Luminescent Solar Concentrators). Responsabili ne sono i professori Francesco Meinardi e Sergio Brovelli, che hanno guidato il team di ricercatori presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’istituto.

Il progetto è stato portato avanti con la collaborazione del Los Alamos National Laboratory (Usa) e con l’azienda statunitense UbiQd. Le finestre, realizzate con materiali non tossici, così ideate possono diventare quindi dei pannelli solari e trasformarsi in una fonte energetica per l’alimentazione dei consumi domestici, che va ad integrare quelle tradizionalmente usate e può anche aiutare a rendersi indipendenti dalla rete.

Il Prof. Brovelli esprime soddisfazione per i risultati e spiega quali sono le potenzialità di questo prodotto e le mosse che porteranno quelli che adesso sono dei prototipi sul mercato:

Questa candidatura come finalisti per i prestigiosi R&D 100 Awards, che vedono in gara le migliori invenzioni al mondo, conferma, una volta di più, l’enorme potenziale di questa tecnologia per l’integrazione “invisibile” del fotovoltaico nel contesto urbano.

A questo riguardo l’Università di Milano-Bicocca detiene un portfolio di brevetti chiave per la realizzazione di dispositivi ad alta efficienza e zero impatto ambientale. A breve inizieremo la preindustrializzazione dei nostri prototipi tramite una nuova società spin-off denominata Glass to Power, in costituzione nel prossimo mese di settembre.

Saturday, September 17, 2016

L’Italia e l’esplorazione dello spazio.  

L’Italia, insieme ad altri paesi europei, ha contribuito alla realizzazione della missione spaziale Rosetta. 


Vedi anche l'articolo di settembre 2015 che descrive in dettaglio la missione nello spazio di Rosetta.


Philae's final resting place has been found
ESA's comet lander missed its mark two years ago. Last Monday, its parent craft Rosetta found the probe finally.

After not knowing the exact location of the Philae lander for almost two years, the cameras on the European Space Agency’s Rosetta orbiter picked up images on Friday of Philae tucked into a crack on Comet 67-P/Churyumov-Gerasimenko.
Philae was attached to Rosetta during its 10-year journey through space to catch up to the comet and was released to touch down in November 2014, making it the first spacecraft to land on a comet. It sent data to Earth for three days before its battery died, causing Philae to go into hibernation. When the comet came closer to the sun, though, it helped charge it enough to communicate with Rosetta briefly in 2015.
Thanks to radio signals between Rosetta and Philae, the general area of where Philae landed was known, but it had bounced after its initial touchdown and the exact location couldn’t be found until now.
Rosetta was 1.7 miles from the comet’s surface when it captured the images that show Philae’s body and two of its three legs.
Rosetta will join Philae on the surface of Comet 67P, as it is scheduled to crash into the comet on September 30 to investigate the comet from close up and complete its mission.
The data recovered from Philae has already immensely helped scientists to understand the nature of comets and the role they play in universe. 

Monday, August 15, 2016

Un'eccellenza italiana

Brugola, il genio della vite magica

Una vita d’impresa costruita sulle viti. E viti ben resistenti, visto che reggono dal lontano 1926. In novant’anni la Officine Egidio Brugola di Lissone di viti ne ha prodotte, innovate e vendute miliardi arrivando a un fatturato previsto (a consuntivo) 2015 di 130 milioni, più che raddoppiato in sei anni e cresciuto senza mai una sosta a parte una piccola frenata con la grande crisi del 2008. Capire perché è facile. Quanti sanno che la vite a esagono detta “Brugola” non si chiama così ma porta il nome del suo inventore, Egidio Brugola appunto?

In pochissimi casi aziendali infatti, il nome di un prodotto è entrato nel linguaggio corrente, prevaricando quello dell’azienda che inizialmente lo realizzò. Mentre l’uso della vite a esagono si diffondeva, la Oeb intanto è andata avanti, abbandonando quella produzione per spingere verso un prodotto a più alta tecnologia: le viti critiche per motori. “Si tratta delle viti che fissano la testata al motore, soggette a fortissime sollecitazioni” spiega il presidente e amministratore delegato Egidio Brugola (foto), omonimo e nipote del fondatore “Un motore su quattro nel mondo monta le nostre viti”.

A produrre le viti critiche sono tre officine al mondo, ma è Brugola da Lissone a detenere la leadership mondiale. Non c’è Paese in cui non vengano montate le viti Brugola e questo in 56 stabilimenti automotive nel mondo. “Ci siamo specializzati nell’automotive e lavoriamo soltanto in questo settore” continua il presidente “I nostri clienti sono Volkswagen, Ford, Renault, General Motors e Opel ma presto allargheremo la gamma: siamo infatti già in trattativa con Bmw, Mercedes e Nissan, che ci permetteranno di fare nuovi investimenti in Italia. Al momento stiamo collaborando a progetti di sviluppo di nuovi motori per i modelli del 2019-2020 coerentemente con le esigenze attuali delle case automobilistiche: meno emissioni e più rendimento”.

In attesa di nuovi investimenti, va detto che Oeb negli ultimi anni ha creato 60 nuovi posti di lavoro e realizzato un nuovo stabilimento negli Usa inaugurato lo scorso luglio. “La crescita è stata finanziata attraverso una piccola partecipazione proprietaria del Fondo Italiano di Investimento, che in futuro rileveremo riportando la proprietà interamente alla famiglia” sottolinea Brugola. “Una volta a regime, l’investimento per lo stabilimento negli Stati Uniti sarà di 20 milioni ma questo avamposto ci permetterà di produrre sul posto, evitando le spedizioni e allargando un mercato. Calcoliamo infatti che potremmo raggiungere i 30 milioni solo con il fatturato Usa”. Brugola conta oggi 350 dipendenti e 4 stabilimenti produttivi e uffici di distribuzione in tutto il mondo.
                                                                                                                                                          da un articolo di Panorama  
La brugola e' stata trattata anche nei programmi Tv SuperQuark e Virus. vedi il link 

Sunday, July 24, 2016

Fact-checking with Pinocchio

As you know, Pinocchio is a fictional character and the protagonist of the children's novel The Adventures of Pinocchio (1883) by Italian writer Carlo Collodi. Carved by a woodcarver named Geppetto in a village near Florence, he was created as a wooden puppet but dreamed of becoming a real boy. He lies often. Glenn Kessler uses his image as a symbol to fact-check the candidates’ statements.

“Here’s the tally so far. Three Pinocchios could be viewed as mostly false, Two Pinocchios as half-true, One Pinocchio as mostly true and the rarely given Geppetto as completely true.

Trump (52 rated claims)
Four Pinocchios: 33 (63 percent)
Three Pinocchios: 11 (21 percent)
Two Pinocchios: 5 (10 percent)
One Pinocchio: 1 (2 percent)
Geppetto Checkmark: 2 (4 percent).

Clinton (36 rated claims)
Four Pinocchios: 5 (14 percent)
Three Pinocchios: 13 (36 percent)
Two Pinocchios: 11 (30.5 percent)
One Pinocchio: 2 (5.5 percent)
Geppetto Checkmark: 5 (14 percent)

As you see, the ratio of Trump’s Four-Pinocchios ratings is sky-high. In fact, nearly 85 percent of Trump’s claims that we vetted were false or mostly false. A line graph of Trump’s numbers would show a very steep sky jump. By contrast, Clinton has a bell curve of a typical politician. The number of false claims equals the number of true claims, while her other claims fall mostly somewhere in the middle.”

See the complete article from the Washington Post:


Sunday, July 3, 2016

Dieci cose che (forse) non sai sul bacio.

Il bacio.  Dieci cose che (forse) non sai sul bacio.

In media, spendiamo due settimane della nostra vita a baciarci. Più o meno 336 ore. In questo modo ci scambiamo germi (il più delle volte innocui), ormoni e soprattutto informazioni. Un'usanza, il bacio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, tranne che a… Mangaia, l'isola del pacifico i cui abitanti non ne avevano mai sentito parlare fino all'arrivo degli inglesi nel 1700. E non è tutto.

1. Il bacio che (non) uccide
Un bacio può contenere fino a 278 diversi batteri, ma il 95% di questi non sono pericolosi. In compenso baciare migliora la resistenza agli allergeni, come ha dimostrato uno studio del 2003 del Dipartimento di malattie allergiche dell'Ospedale di Ujitakeda, in Giappone.

2. Il bacio più lungo
Il record del bacio più lungo del mondo appartiene a una coppia tailandese, Ekkachai e laksana Tiranarat. Nel 2011 hanno tenuto le labbra incollate per quasi due giorni di fila: 46 ore, 24 minuti e nove secondi.

3. Meditazione al bacio
Baciarsi è spiritualmente appagante: secondo uno studio dell'Università dell'Arizona del 2009, il bacio induce gli stessi effetti rilassanti dello yoga e della meditazione.

4. Basium & kiss
Gli antichi romani distinguevano tra tre tipi di bacio: l'osculum, dato ai familiari, il basium, bacio d'amore e il savium, bacio della libidine (e delle prostitute). L'Oxford English Dictionary invece contiene ben 52 termini sinonimo di bacio.

5. Barra a destra
Ricercatori irlandesi hanno scoperto che l'80 per cento delle coppie che si baciano, girano la testa a destra. Anche quando baciano una bambola a grandezza naturale.

6. XXX
La X è utilizzata spesso come simbolo che indica i baci negli sms (e non solo). Ma perché? Un'ipotesi è che nel medioevo, la maggior parte delle persone, analfabete, firmavano con una X, e in seguito baciavano il foglio per mostrare la sincerità del loro gesto.

7. Saliva e testosterone
Durante un bacio ci si scambia saliva che contiene sali e minerali che forniscono informazioni importanti sulla salute del partner. Non solo: le mucose della bocca sono permeabili al testosterone, l'ormone maschile che aumenta l'eccitazione.


8. Il primo bacio è... decisivo
Lo psicologo Gordon Gallup Jr dell'Università di New York ha studiato il comportamento post bacio di 200 tra uomini e donne, scoprendo che la maggior parte di loro ha smesso di vedere qualcuno da cui era stato attratti, dopo il primo bacio perché questo non li aveva convinti. Le donne si sono rivelate più esigenti rispetto agli uomini.

9. Uomini & donne
Le donne usano l'intensità e la frequenza del bacio per valutare l'idoneità di un uomo per i rapporti a breve termine e se un rapporto a breve termine si può evolvere in un rapporto a lungo termine. Gli uomini invece, secondo alcuni psicologi, ricorrono al bacio, soprattutto nelle relazioni a breve termine, per aumentare la probabilità di avere rapporti sessuali.

10. Bacio e teletrasporto
Fino agli anni 60 negli Stati Uniti era vietato mostrare baci interrazziali sullo schermo: quando cadde il divieto il primo bacio si consumò in un episodio di Star Trek, tra il capitano Kirk (William Shatner) e il tenente Uhura. All'inizio la sceneggiatura prevedeva che a baciare l'attrice Nichelle Nichols fosse il tenente Spock.

dalla rivista Focus 

Wednesday, June 8, 2016

Le origini di Londra

Il passato torna vivo sotto i nostri occhi in questo divertente articolo del Washington Post di martedì, 7 giugno.

LONDON — They came, they saw, they got down to business.
Archaeologists announced Wednesday they have discovered hundreds of writing tablets from Roman London — including the oldest handwritten document ever found in Britain — in a trove that provides insight into the city’s earliest history as a busy commercial town.
Researchers from Museum of London Archaeology uncovered more than 400 wooden tablets during excavations in London’s financial district for the new headquarters of media and data company Bloomberg.
So far, 87 have been deciphered, including one addressed “in London, to Mogontius” and dated to A.D. 65-80 — the earliest written reference to the city, which the Romans called Londinium.
Sophie Jackson, an archaeologist working on the site, said the find was “hugely significant.”
“It’s the first generation of Londoners speaking to us,” she said.
The Romans founded London after their invasion of Britain in A.D. 43. The settlement was destroyed in a Celtic rebellion led by Queen Boudica in A.D. 61, but quickly rebuilt.
The documents show that only a few years after it was established, London was already a thriving town of merchants and traders. The records include references to beer deliveries, food orders and legal rulings.
One tablet carries the date Jan. 8, A.D. 57, making it Britain’s earliest dated hand-written document. Fittingly for a city that is now the world’s commercial capital, it’s about money — an ancient IOU in which one freed slave promises to repay another “105 denarii from the price of the merchandise which has been sold and delivered.”
The wooden tablets were preserved in the wet mud of the Walbrook — then a river, now a buried stream.
“The water keeps out the oxygen that would normally cause decay,” Jackson said. “Our sticky Walbrook mud is like the ash of Pompeii or the lava of Herculaneum” — Roman towns in Italy preserved by volcanic eruptions.
In Roman times, the tablets were covered in wax, on which words could be inscribed with a stylus. The wax has not survived, but some of the writing penetrated to the wood and can still be read.
Classicist Roger Tomlin, who deciphered the inscriptions, said looking at the ancient handwriting had been “fun.”
“You’re thinking your way into the hand of someone else who lived 1,900 years ago,” he said. “Your eyes are setting foot where man has never been before, at least not for a very long time.”

By Jill Lawless | AP

June 1

Tuesday, May 31, 2016

Ettore, il cane colpevole 


Un cane che si sente in colpa, ma e' simpaticissimo, per forza, e' un cane italiano!!



Thursday, May 19, 2016

Paolo Conte – uno dei migliori cantautori italiani

Il cantautore astigiano Paolo Conte è in tour con l’ultimo album “Snob.
Attorno non solo signori e signore dai 50 in su, ma numerosi “young adult”, per usare la terminologia che identifica il pubblico cinematografico della fascia intermedia, affamati di musica vera.
Sul palco Paolo Conte.

Il Teatro Crebegr di Bergamo è pieno zeppo. Al rientro nella città lombarda dopo qualche “annetto” di assenza, il cantautore classe '37 originario di Asti si presenta sul palco accompagnato da molti e preparati poli-strumentisti.  Protagoniste indiscusse, le canzoni del suo ultimo e quindicesimo album. “Snob” esce il 14 ottobre 2014 prodotto da Rita Allevato per Platinum e distribuito da Universal. 

Il disco contiene 15 canzoni inedite: un ritorno alle origini musicali e testuali che hanno reso Paolo Conte un artista apprezzato in tutto il mondo. Un ritorno che è anche, inevitabilmente, evoluzione e ricerca continua; esplorazione di panorami musicali e parole che, come antiche trouvailles, oltre a dischiudere significati inusuali, si trasformano in suoni e in immagini pittoriche. Solo quattro mesi prima era uscito “The Platinum Collection”, una raccolta voluta in occasione del 40° anniversario della pubblicazione del primo album, in cui una voce quasi distratta tratteggiava piccole storie, in cui viene ripercorsa la carriera musicale attraverso 51 grandi successi come “Un gelato al limon” o “Via con me”.

Di nuovo si spengono le luci. La voce rauca e profonda del musicista talvolta scivola, quasi in una sghemba coperta con cui volare sopra il mondo. 

Canzoni, quelle di Paolo Conte, ma più che altro romanze musicali dove la vita è un geyser ove specchiarsi in ogni sua goccia esplosiva: dalla più minuscola che ricade subito a terra a quella che rimane lassù, nelle praterie celesti. Passando di nuvola in nuvola fino a fondersi con l'immortalità di ogni nostra emozione. 

Le canzoni si susseguono, una dopo l'altra. Durante tutto il concerto le mani dei fan mimano più di uno strumento. Le poltrone sono tutte ravvicinate ma lo spazio per lasciarsi guidare dalla propria ispirazione comunque lo si trova.
Paolo è uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani apprezzati anche sul mercato estero.


Per il mercato americano, ad esempio, l'album raccolta The Best of Paolo Conte, è stato votato "disco dell'anno" dall'autorevole Rolling Stone ed è stato l’occasione di un tour di successo in terra americana, che lo ha portato ad esibirsi nelle principali città degli Stati Uniti, quali New York, Boston, Los Angeles e San Francisco.

From an article in L'Italo-Americano

Sunday, March 20, 2016

Pizza napoletana patrimonio Unesco?

L’International Pizza Expo di Las Vegas, dal 1985 fa incontrare il mondo degli affari che ruotano attorno alla pizza, un mercato che solo in Usa vale 43 miliardi di dollari in vendite annuali, sono già state raccolte oltre 30.000 firme americane a sostegno della candidatura della pizza italiana all’Unesco. La Commissione italiana per l'Unesco, su proposta del ministero dell'Agricoltura e col sostegno dei ministeri degli Esteri, dell'Università, dell'Ambiente, dell'Economia, ha deciso di candidare l’arte dei pizzaioli napoletani fra i patrimoni immateriali dell’umanità.
 
Il dossier sarà valutato e l’esito sarà noto entro dicembre 2017, dopo un lungo negoziato che coinvolgerà 200 Paesi. 

Sarà il primo nel suo genere "perché fino ad ora mai l'Unesco ha iscritto una tradizione connessa a una produzione alimentare”.

La pizza napoletana, che rappresenta l'Italia nel mondo, è l'unico tipo di pizza riconosciuta in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010 è anche ufficialmente una Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea.

Alla sede mondiale dell’Unesco è stato infatti consegnato il primo milione di firme raccolte in tutto il mondo: 100 mila sono arrivate dal Giappone, ben 50 mila dall'Argentina, altre 50 mila da San Paolo del Brasile, solo per fare qualche esempio. 

Il riconoscimento da parte dell'Unesco proteggerebbe la pizza e l'economia ad essa legata, dal fenomeno dell'Italian Sounding. La falsificazione dei prodotti alimentari made in Italy produce enormi danni alla nostra economia e, secondo le ultime stime, costerebbe all'Italia anche 300.000 posti di lavoro. Il fatturato del falso Made in Italy, nel solo settore agroalimentare, ha superato i 60 miliardi di euro, un danno economico davvero non trascurabile.

Su www.pizzanelmondo.org si può sostenere la candidatura e restare aggiornati sulla battaglia culturale

From the weekly journal L’Italo-Americano


Monday, March 7, 2016

What Rome Can Teach Us Today

Ancient lessons for modern politics

Mary Beard has written a kind of history as irony that makes comparisons between Roman and modern politics inevi­table. Her book SPQR is a translation of Roman history into the English of today and offers insights into not only Rome's history but also the challenges of the present.

Romans – they’re just like us
Beard does not need to reference today's U.S. Congress to make readers appreciate the subservience of a Roman senator who, when asked to vote on a matter in an open ballot by the emperor Tiberius, responded, “Could you tell me in what order you will cast your vote, Caesar? If you go first I shall have something to follow. If you go last of all, I fear I might find myself inadver­tently on the wrong side.” The anecdote can't help but make one think of the servility of some members of the U.S. Congress to powerful special interests such as the National Rifle Association.

We even hear echoes of the frequent denuncia­tion of so-called political correctness by today's conservatives in comments made by Cato the Younger in 63 bc, “Long ago we lost the real names of things,” Cato warned. “Giving away other people's money is called ‘generosity’. Flagrant misbehavior is called ‘courage’. We've reached the tipping point and it's killing our country.”

Beard begins SPQR in 63 bc, with Cicero—an Obama-like political outsider (he was the first in his family to achieve high office and was born in the provinces) with an Obama-like gift for rhetoric. That was the year Cicero took office as consul of Romea political position that resembled the U.S. presidencyand then discovered a terrorist plot to assassinate him and his co-consul and burn down the city. Relying on the word of informers, Cicero arrested a group of young men who admitted their involvement in the conspiracy. But despite the arrests, Rome was gripped by panic: no one knew how far the conspiracy extended, and its leader, Catiline, managed to slip away and joined his paramilitary supporters in Tuscany. The Senate met to discuss its options; the debate is what Rome greatest historian, Sallust, has later made the centerpiece of his account of the episode. “In the case of other offences” thundered Cato the Younger, in the same speech in which he denounced his contemporaries’ tendency toward euphemism, "you can proceed against them after they have been committed; with this, unless you make sure it doesn't happen, there's no point appealing to the laws after it's happened. Once a city has been taken, nothing is left to the vanquished.” The thing to do, Cato suggested, was to execute the plotters immediately; that was the best way for Rome to project strength and persuade the other conspir­ators to give up and go home. The problem with Cato's idea, however, was that it was illegal.
 
If his argument nonetheless sounds familiar, that's because it is. Days before the first anniver­sary of 9/11, Condoleezza Rice, then the national security adviser to U.S. President George W. Bush, appeared on television to sell the idea of invading Saddam Hussein's Iraq, “The problem here,” she mused on cnn, “is that there will always be some uncertainty about how quickly [Saddam] can acquire nuclear weapons. But we don't want the smoking gun to be a mushroom cloud.” Just like Cato's, her implication was clear: speedy preemptive action was the only way to prevent an irreparable catastrophe.

Like the Roman Republic did, the United States governs overseas territories through republican institutions; like Rome, as e pluribus unum, the Latin motto on the U.S. dollar bill, suggests, Washington prefers national unity to imperial diver­sity, encouraging assimilation by choice. Such features are relatively uncommon in world history, and it is even more unusual to find them in a single coun­try. From this point of view, the United States is more like republican Rome than it is like many of the past century's authoritarian states.

Like the contemporary United States, Rome was made up of a cultur­ally and ethnically diverse population, and like some Americans today, some prominent Romans doubted the loyalty of certain minority groups. In the year 111, for instance, Pliny the Younger, then the governor of Bithynia, a Roman province in northwestern Anatolia, encountered the adherents of a strange and relatively new religion called Christianity, then still illegal under Roman law. Pliny felt bound to subject the Christians to loyalty trials, and he wrote a letter to the emperor Trajan asking whether the ad hoc procedures he had adopted, among them making use of an anonymously provided list of alleged local Christians, were accept­able. The emperor's reply was remark­able. The Christians must not be hunted out,” he wrote. “If they are brought before your court and the case against them is proved, they must be punished…. But anonymous lists must not have any place in the court proceedings. That would set a terrible precedent. It's un-Roman.” Despite Rome's official intolerance of Christianity, Trajan's lesson is worth remembering: strong state values can be invoked to avoid setting particularly disastrous prec­edents in the treatment of marginalized minority groups.

And the emperor Theodosius’ decree of ad 380, which required all Roman subjects to believe in the Christian Trinity and led inevitably to the persecution of religious dissidents, should remind us to be wary of politi­cians who seek to prohibit the expres­sion of an unpopular belief or mandate the acceptance of a popular one.


There is plenty to learn from the Romans—if we have the courage to entertain the possibility. Viewed in this light, SPQR is a broad introduction to the best thousand years of Roman history that proves why, as Beard writes on its first page, “Rome is important”—and reminds us why it is particularly important now.

Adapted from the review by Michael Fontaine in Foreign Affairs, March/April 2016

Sunday, February 7, 2016

Sottomissione dell’Italia all’Islam o paternalismo?

In occasione della visita del primo ministro iraniano in Italia, la nudità di diverse statue nei musei di Roma è stata coperta per non urtare la sensibilità mussulmana. 


Sembrerebbe un episodio insignificante, però c’è da tener presente che in questi ultimi anni in nome dell’accoglienza, diversi comuni italiani hanno eliminato i presepi e altri simboli e tradizioni della cultura italiana.
Molti in Italia hanno vedute simili all’articolo di Il Giornale esposte nel primo link

Nel secondo link del Corriere della Sera ci sono divertenti vignette sull’ evento.


Sunday, January 17, 2016

Nomi divertenti e strani (purche' non siano i tuoi)

Chi non ha curiosato almeno una volta nell'Elenco Telefonico alla ricerca di nomi e cognomi strani?
Utilizzando gli elenchi telefonici presenti su Internet e grazie alle segnalazioni dei visitatori, Nomix.it ha condotto una ricerca il cui risultato ha a dir poco dell'incredibile... provate a dare un'occhiata!
I nomi più divertenti

Benvenuta VACCA
Viva CAPEZZOLI
DANIELE Killer
Felice MASTRONZO
SFORZA Italia
Kevin COSTA
Perla MADONNA
EVACUO Felice
Perla PACE
Tranquilla DALLE PALLE
Sandokan PORCU
SCOPA Tina
Santa PAZIENZA
TROMBA Daria
Felice DELLA SEGA
LIMONTA Felice
MADDIO Santo
POLLASTRONE Liberato
FRICCHIONE Generoso
BIGO Lino
TROIA Desiderata
LICENZIATO Assunto
PIZZA Margherita
Guido DI RADO
Felice DI GIOIA
SALSA Rosa
Pasqualino GIURATRABOCCHETTI
BARATTO Lino
Fragolina ALLEGRA
MEZZAZAPPA Ergene
GRAPPASONNO Concezio
AVANTI Speranza
Alfiero ALZALAMIRA
GRANVILLANO Crocefisso
Maria Fortuna INCOSTANTE
CUPO Felice
UCCEL Lina
GAMBAROTTA Addolorata
PISELLO Rosa
PISELLO Santo
LA VEGLIA Pasquale
Domenica DALL'OSPEDALE
CARTA Bianca
Domenica DI SCHIFO
FOTTI Donatella
Maria DESIDERIO VACCAREZZA
Domenica SAPORITA
Santa FIAMMANTE
Italia ALBANESE
Maria TANGA MADONNA
Bona PALLA
Melo FRENI
Giovanna FRENI in CULELLA
CULELLA Castrenze
Guido COLLUCCIELLO
ZAMPETTA Addolorata
Foresto FORESTI
Dante STABENE
LA GIOIA Felice
POZZESSERE Felice
GATTO Albino
Felice DEL TREDICI
FERRO Ferruccio
ERA Natale
Felice GAIO
Addolorato ADDOLORATO
CITA Dino
Sabato STANCO
SPERMAN Nello
Willy Narciso SPERMAN
SBOARINA Libera
Guido SICURO
VACCA Rosa
PASSACANTANDO Felice
Clara BELLA